Dipingo il vino!

Bottiglie di vino dipinte a mano! ?
Nuovo servizio ottimo come regalo: tu mi indichi un vino che ti piace, io vado a prenderlo in enoteca, poi lo dipingo rendendolo un oggetto unico, che puoi conservare da collezione, oppure consumare: in ogni caso ti rimarrà una bottiglia dipinta a mano che potrai tenere come originalissimo vaso! Inoltre ovviamente posso scrivere dediche e seguire le tue indicazioni circa i colori o altre preferenze: una bottiglia di vino è per sempre!!! ?❤️

Se vuoi maggiori informazioni circa prezzi e modalità, li puoi trovare qui

Economia Circolare

Recentemente ho scoperto una cosa incredibile: la nostra bella Italia ha, tra gli altri, un primato davvero invidiabile in Europa, quello per l’Economia Circolare ✌️ ??
Economia circolare significa fare degli scarti una risorsa anziché un rifiuto, significa poter uscire dal circolo vizioso del consumismo selvaggio dell’usa e getta, significa meno sprechi, meno rifiuti, oggetti che riprendono vita grazie al trionfo della fantasia e dell’ingegno. E in questo, come italiani, è innegabile che ci distinguiamo da secoli!
Nutro curiosità per tutto quello che creativamente avviene fuori dal mio Paese, ma sento anche una tenerezza sconfinata per le mie radici qui. Siamo un paese sempre così bizzarro e creativo, eppure così fragile, ferito, derubato. Siamo sempre sull’orlo di catastrofi imminenti, debiti insanabili, corruzioni, nepotismi, scandali. Abbiamo attraversato continui rinascimenti e medioevi, guerre, rivoluzioni, terrorismi… eppure Made in Italy continua ad essere sempre e comunque garanzia di qualità ed eccellenza in tutto il mondo.
Così ho voluto fare quest’opera simbolica: per celebrare il nostro impegno e la nostra eccellenza anche nei riguardi dell’Economia Circolare! ? ??

9 novembre 1989

Nel 1989 ero un po’ piccola per comprendere la gravità dell’esistenza di un muro a Berlino, ma abbastanza grande da capire che quel 9 novembre 1989 stava accadendo davvero qualcosa di memorabile. Il telegiornale che solitamente guardavo distrattamente, quella sera catturava la mia attenzione mostrando un sacco di persone, tantissimi giovani, che quel muro lo abbattevano, ci salivano sopra, ridevano, cantavano, si abbracciavano, piangevano di gioia. Quel giorno è passato alla Storia e io lo conservo nella mia memoria come la prima e più potente immagine di Libertà di cui abbia mai avuto esperienza. E la libertà, specie dopo anni di oppressione, non può che farti volare e cantare di gioia! ? ?? ❤️
Pittura mista su carta, mia interpretazione della caduta del muro di Berlino!

I miei Flaconi alla Saatchi Gallery!!!

I miei Flaconi Emotivi sono stati selezionati dalla mitica Saatchi Gallery di Londra e appaiono come opera sul loro schermo in galleria, alternandosi con altre opere selezionate! ?

La Saatchi Gallery è dagli anni ‘90 un punto di riferimento per l’Arte Contemporanea, dopo aver lanciato, tra gli altri, l’incredibile e geniale Damien Hirst!

Tutti i miei flaconi emotivi si possono trovare anche qui ?❤️

Saudade

La cosa che mi ha più colpito della cultura portoghese, nel mio recente viaggio in Portogallo, è il concetto di Saudade, una parola intraducibile che sta ad indicare una sorta di malinconica e commovente nostalgia, un sentimento struggente ma con una punta di piacere nel ricordo di qualcosa di bello che è avvenuto o che avverrà.
Questa dimensione malinconica e nostalgica, che cogli passeggiando tra i vicoli del quartiere più antico di Lisbona, nei volti delle persone anziane sedute nei bar nell’entroterra, nelle note del Fado che esce dai locali di Coimbra, osservando vecchie barche sul fiume a Porto, mi ha particolarmente colpita, tanto da chiedermi che colori potesse avere e se, una volta a casa, avessi potuto in qualche modo rappresentarla.
Non sono portoghese, eppure questa dimensione malinconica e nostalgica, la sento particolarmente mia. Vero che tutto quello che dipingo è sempre allegro e colorato, ma per arrivare “alla luce” io ho bisogno di attraversare e scandagliare prima tutta l’ombra, per cercare, quantomeno, di raggiungere una profondità del sentire, aldilà della mera superficie degli eventi e delle cose. Perché per mia esperienza ogni atto creativo è sempre preceduto da un grande caos. E il caos è luce e ombra, gioia e malinconia, frenesia e stanchezza, speranza e dolore, pioggia e sole… ma noi siamo fatti di tutto questo ed è meraviglioso e prezioso poter abbracciare ognuna di queste sensazioni, anche solo per farci la pace!
Ecco allora il mio ricordo del viaggio in Portogallo, perché un viaggio non finisce mai nel momento in cui torni a casa! Ed ecco la mia Saudade dipinta su un contenitore plastico di olio per motori (fa parte del mio progetto “Mettete dei fiori nei vostri rifiuti”) e con i colori che per me la rappresentano al meglio: il giallo, nelle varianti ocra e giallo chiaro e il blu! ??

Se sei interessato all’acquisto la puoi trovare qui

Quella volta che vinsi un concorso letterario sul vino!

Nel 2006 lavoravo la mattina in una scuola, il pomeriggio in una libreria e la sera in un bar, però segretamente coltivavo due grandi passioni: dipingere gli oggetti e scrivere. Ricordo che avevo letto che Feltrinelli in collaborazione con Santa Margherita aveva indetto un concorso letterario, bisognava scrivere un racconto sul vino di massimo 5.000 battute: il vincitore avrebbe poi visto il suo racconto pubblicato su 200.000 bottiglie del Pinot Grigio dell’anno successivo (all’epoca il vino di punta dell’azienda), e avrebbe ricevuto un buono di 1.500 euro da spendere da Feltrinelli.
Ricordo che il giorno prima della scadenza del bando, rientrata a casa a sera tardi dopo aver servito spritz, prosecchi e vini di ogni sorta al bar, scrissi di getto un racconto sulla mia agenda settimanale, mentre guardavo Sex and the City in tv (all’epoca lo trasmettevano in seconda serata, forse su Telemontecarlo!? ?) Il giorno dopo comunque lo spedii. Qualche mese più tardi mi chiamarono per dirmi che avevo vinto! Ci fu una premiazione bellissima, i presidenti della giuria erano, tra gli altri, Curzio Maltese e Allan Bay.
Non credo di aver scritto un capolavoro, però, a pensarci col senno di poi, credo fosse comunque un racconto molto “pop”, “giocoso”, ironico… un po’ come lo stile che cerco di esprimere dipingendo.
Conservo ancora qualche bottiglia chiusa come ricordo, qualche tempo fa mi è capitata tra le mani e ho ben pensato di dipingerla, perché anche il Pinot grigio nelle mie mani non può restare grigio! ? (la bottiglia rossa in primo piano è quella del mio racconto, le altre due sono del secondo e terzo classificato e già che c’ero ho dipinto anche quelle!)
Da quella volta non ho più scritto nè partecipato a concorsi letterari, forse tutto il mondo della letteratura ringrazia ✌️?

Nella seconda foto, il mio racconto! E se fossi interessato alle bottiglie, le trovi qui

Il telefono della NASA approvato dalla NASA!!!

Il telefono NASA approvato dalla NASA! Nel senso che circa un mese fa ho contattato proprio la NASA, chiedendo di poter usare il loro celebre logo, perché volevo dipingere un telefono per celebrare i 50 anni dello sbarco dell’uomo sulla luna.
Incredibilmente mi hanno risposto, dicendomi che avrei dovuto presentare un progetto. Dopo due progetti bocciati perché ci sono delle direttive abbastanza rigide sull’utilizzo dei colori intorno al logo, il terzo è stato approvato! ? grazie @nasa ❤️?
Nelle storie su Instagram è documentato il processo di realizzazione e pure il carteggio tra me e il responsabile dell’immagine della NASA ?

Non sono mai stata particolarmente portata per le discipline matematico-scientifiche, ma ricordo che lo studio della geografia astronomica a scuola mi aveva appassionato molto. Forse perché la consapevolezza di essere microscopici e brevissimi puntini di passaggio nell’universo, è un pensiero che ha sempre in me il potere di ridimensionare ogni cosa, di alleggerire tutto e di sentirmi una grata parte di un tutto incredibile e meraviglioso.
Pare questo sia anche un pensiero ricorrente tra gli astronauti: vista dallo spazio la nostra terra appare così piccola, niente di più che un reticolo confuso di luci, senza confini nè barriere, un pianeta tra tanti, in cui abbiamo però l’immensa fortuna di esistere, qui e ora! ?❤️

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Mettete dei fiori nei vostri rifiuti!

Mettete dei fiori nei vostri rifiuti! ????
(semi cit. di un famoso slogan degli anni 70!) Sono sempre stata attratta dal design e dal packaging dei beni di largo consumo come i detersivi e dalla loro evoluzione grafica nel corso degli anni: li ho sempre trovati molto accattivanti. Quindi ho pensato di prenderne alcuni, togliere loro le etichette, lavarli e poi dipingerli per ridare loro una vita più lunga e più sana, ospitando dei fiori! ?

Ciascuno di loro porta il nome di un sentimento o di un modo di essere (amore, gentilezza, gratitudine e gioia) perché mi piacevano il nonsense e il surrealismo generati dall’associare quello che in assoluto non si può comprare, come i sentimenti, a dei contenitori che per antonomasia sono invece associati a ciò che si vende e si compra.
Se i sentimenti fossero in vendita, li compreremmo? Avrebbero lo stesso valore? Temo proprio di no, sarebbe un totale scenario distopico e decisamente inquietante: per fortuna tutto quello che conta non è in vendita!!! ?❤️✌️

Tutti miei flaconi dipinti li puoi trovare qui

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