Perché le sedie?

Perché proprio le sedie?
Questa è la domanda che più frequentemente mi è stata posta, da quando ho iniziato a dipingere le sedie, per l’appunto.
La sedia è forse l’oggetto sul quale maggiormente i designer si sono sbizzarriti nel corso dei secoli, producendo innumerevoli prototipi, più o meno comodi, più o meno plausibili, ma è incredibile come dalla semplice e banale esigenza di sedersi, siano nati capolavori e vere e proprie opere d’arte.
Il design nasce sempre da esigenze pratiche: sedersi, mangiare, dormire, farsi una spremuta, scrivere, lavarsi, etc.. Ricordo che nel corso di Design all’Accademia di Belle Arti, il professore ci invitò a inventare un oggetto, raccomandandoci di non partire dall’oggetto stesso per formulare l’idea, ma appunto da un’esigenza pratica e dal rendere tale esigenza il più comoda e bella possibile.
Il fatto che il design possa unire la praticità del vivere quotidiano con la bellezza di un’opera d’arte, a me ha sempre affascinato. Ecco perché dipingo le sedie: perché mi piace rendere ancora più bello qualcosa che ha anche una funzione pratica.
C’è bisogno di sedersi tanto quanto ci sia bisogno di circondarsi di bellezza e colore!

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